Quanto costa camperizzare un furgone? I passaggi per farlo da soli e risparmiare


19 maggio 2025 | Federica G. | Guide e recensioni
quanto costa camperizzare un furgone​

Negli ultimi anni sempre più persone scelgono di camperizzare un furgone fai da te, in modo da trasformare un mezzo commerciale in un camper su misura, funzionale e adatto al proprio stile di vita. Questa soluzione permette non solo di viaggiare in libertà, ma anche di contenere i costi rispetto all’acquisto di un camper già attrezzato.

Il prezzo per una camperizzazione autonoma può variare molto: si parte da circa 500€ per le conversioni più essenziali, fino ad arrivare a oltre 20.000€ per progetti completi dotati di pannelli solari, impianto idrico, cucina e mobili su misura, tutto realizzato con materiali Premium. La spesa varia in base al tipo di furgone scelto, i materiali utilizzati e le competenze tecniche a disposizione.

Come camperizzare un furgone fai da te? La guida step-by-step con costi e consigli

Camperizzare un furgone in autonomia è un progetto stimolante, ma richiede un’organizzazione precisa, soprattutto in termini di budget. I costi infatti variano molto in base al tipo di allestimento che si intende realizzare. Si può partire da un livello base, con una spesa minima e soluzioni essenziali, fino ad arrivare a trasformazioni professionali con finiture di lusso. In generale, possiamo individuare quattro fasce principali:

  • Livello base fai da te: si utilizzano materiali economici e attrezzature essenziali (materassino, contenitori, tenda da sole improvvisata). Il costo può partire da circa 500€.
  • Livello strutturato fai da te: comprende un buon isolamento termico, impianto elettrico, letto fisso, mobiletti su misura e spazio cucina rudimentale. Qui il costo medio va dai 3.000€ ai 6.000€ a seconda della qualità dei materiali.
  • Allestimento professionale: prevede l’intervento di aziende specializzate e l’omologazione del mezzo. I prezzi partono da circa 10.000€ e possono salire rapidamente.
  • Versione elaborata con attrezzature lussuose: pensata per un comfort pari a quello di un camper di serie, con bagno interno, riscaldamento a gasolio, pannelli solari, cucina completa e materiali premium. In questo caso si superano facilmente i 20.000€.

In questa guida vedremo come camperizzare un furgone step by step, con un approfondimento su ogni fase del processo: dalla progettazione iniziale all’isolamento, fino agli impianti e alla burocrazia per l’omologazione. Troverai anche indicazioni pratiche sui costi e consigli per risparmiare, senza compromettere sicurezza e comfort.

Progettazione degli spazi e scelta del furgone

Tutto inizia con una scelta fondamentale: il tipo di furgone da camperizzare. È importante valutare dimensioni, chilometraggio, condizioni generali e altezza interna. I modelli più usati per una conversione fai da te sono Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Renault Trafic e Mercedes Sprinter, grazie alla loro struttura regolare e allo spazio abitabile disponibile. Un furgone usato in buone condizioni può costare tra 5.000 e 10.000€.

Dopo aver individuato il mezzo, è il momento di progettare il layout interno. Ogni centimetro va sfruttato in modo intelligente, tenendo conto delle proprie abitudini: preferisci un letto fisso o trasformabile? Servono spazi per lavorare, cucinare, riporre bici o tavole da surf? Parti da uno schema cartaceo o digitale e prova diverse combinazioni.

Tra gli strumenti più utili per l’ideazione ci sono: planner online che ti consentono di ottenere una visione 3D (esempio: SketchUp), app per progettazione camper (come VanSpace 3D) o infine i classici fogli quadrettati per simulare le misure in scala.

In questa fase vanno previsti anche gli ingombri degli impianti elettrici e idrici, le finestre da installare e i punti di ancoraggio dei mobili; usa nastro adesivo per segnare gli ingombri direttamente all’interno del furgone. Meglio dedicare tempo alla progettazione, per evitare errori costosi in fase di realizzazione.

Isolamento termico e acustico

Dopo aver definito il layout, il secondo step fondamentale è l’isolamento del furgone, sia termico che acustico. Una buona coibentazione permette di spostarsi comodamente in ogni stagione, riduce l’ingresso del caldo in estate e trattiene il calore in inverno, oltre a limitare rumori esterni durante la notte.

I materiali più usati per isolare un van camperizzato sono:

  • Armaflex o Kaiflex: pannelli isolanti autoadesivi in gomma, resistenti all’umidità e facili da applicare.
  • Lana di roccia o lana di pecora: ottimi isolanti naturali, ma richiedono barriere al vapore.
  • Sughero espanso: ecologico e versatile, adatto per pareti e soffitto.
  • XPS o polistirene estruso: economico, ma meno traspirante.

L’isolamento va applicato su pavimento, pareti, soffitto e portiere, ricorda di coprire anche i punti critici come i montanti. Per completare il lavoro, puoi usare del telo riflettente multistrato o una barriera vapore per evitare la condensa.

Quanto costa? In media dai 300€ agli 800€ di materiali, a seconda della superficie del furgone e della qualità dell’isolante scelto. Se lavori in autonomia, il risparmio è notevole rispetto a un intervento professionale.

Impianto elettrico e idrico

Una camperizzazione efficace richiede un minimo di autonomia energetica e idrica. Anche nei progetti fai da te più semplici, avere luce, ricariche USB e un lavello funzionante migliora di molto la vivibilità del mezzo.

Per quanto riguarda l’impianto elettrico, l’obiettivo è alimentare luci, prese, frigo e dispositivi. Per farlo servono:

  • Pannelli solari (100–200 W): montati sul tetto, ricaricano le batterie anche in sosta.
  • Batteria servizi (AGM o al litio): immagazzina l’energia raccolta.
  • Centralina con fusibili: gestisce i consumi e protegge l’impianto.
  • Inverter 12V/220V: per usare prese di tipo domestico.

A questi si aggiungono luci LED, ventole di aerazione e prese USB. Tutti i cavi devono essere ben fissati e protetti con guaine.

Mentre per l’impianto idrico, anche una configurazione base può comprendere:

  • 2 serbatoi/taniche (acqua pulita e grigia, da 20–30 litri ciascuno).
  • Pompa a immersione oppure a pressione.
  • Lavello e rubinetto, collegati con tubi flessibili.
  • Eventualmente un boiler portatile e una doccetta posteriore.

L’impianto può essere alimentato a 12V e deve essere progettato ponendo la massima attenzione agli spazi e alla facilità di manutenzione.

I costi stimati si aggirano intorno a: 400€-800€ per un impianto elettrico base e 150€-300€ per un impianto idrico semplice. Piccolo consiglio: lascia sempre qualche cavo di scorta in canalina, può tornare utile per future aggiunte!

Arredi interni e finiture

Una volta completati isolamento e impianti, si passa alla parte più visibile della camperizzazione: gli arredi interni e le finiture. Qui entra in gioco la creatività, ma è fondamentale anche l’attenzione al peso, alla praticità e alla resistenza dei materiali.

Per il letto, le soluzioni più comuni sono:

  • Letto fisso posteriore con cassone contenitore.
  • Letto ribaltabile a parete per risparmiare spazio.
  • Dinette trasformabile (tavolo + panche che diventano letto).

Scegli in base all’uso: se il van è utilizzato solo per dormire, un letto fisso è l’ideale perché ci guadagni in comodità; mentre se prevedi di passarci molte ore durante la giornata, meglio optare per moduli trasformabili.

Per attrezzare la cucina ti occorrerà:

  • Mini piano cottura a gas oppure a induzione
  • Lavello con rubinetto collegato all’impianto idrico
  • Mobiletto contenitore per utensili e dispensa

Per la ventilazione è consigliabile installare una finestra scorrevole oppure un oblò a tetto con ventola.

Parlando poi di mobili e contenitori, eccone alcuni che ti torneranno più che utili:

  • Pannelli di compensato marino o multistrato leggero.
  • Cassetti con chiusura di sicurezza anti vibrazione.
  • Pensili sopra la cucina e il letto.
  • Rivestimenti in legno, PVC o tessuto per un tocco personale.

Anche i pavimenti meritano attenzione: si usa spesso un pannello in OSB oppure compensato sopra cui si posa un vinile antiscivolo o un parquet flottante.

Un altro consiglio generale, da seguire per evitare il caos all’interno del van ad ogni buca, è quello di realizzare tutti gli interni con tanto di cerniere bloccabili e guide con blocco, per evitare la fuoriuscita degli oggetti contenuti.

I costi stimati oscillano da: 500€ a 1.200€ per mobili e cucina, 200€-500€ per materasso e tessili, 100€-300€ per finiture e rivestimenti.

Dove acquistare tutto il necessario per la camperizzazione di un furgone

Per realizzare una camperizzazione completa, è fondamentale affidarsi a fornitori specializzati, in grado di offrire non solo prodotti di qualità, ma anche esperienza e affidabilità. Tra i leader del settore c’è Berger Camping, un punto di riferimento in Europa per il campeggio e il turismo itinerante.

Fondata oltre 60 anni fa in Germania, Berger Camping ha costruito nel tempo una solida reputazione grazie a un’offerta vasta e sempre aggiornata, pensata per soddisfare le esigenze di chi vive la strada in modo autentico. L’azienda propone un ampio catalogo dedicato agli amanti del camper, del van life e del campeggio in generale, con oltre 20.000 articoli disponibili online.

Sul sito ufficiale di Berger Camping puoi trovare materiali per l’isolamento, accessori per impianti elettrici e idrici, mobili modulari, serbatoi, pannelli solari, ventilatori a tetto, boiler, tende da sole, tavoli pieghevoli, fornelli da campeggio e tutto il necessario per attrezzare un furgone in modo professionale.

Tra i marchi disponibili ci sono Dometic, Thetford, Truma, Reimo, Fiamma, Votronic e molti altri brand rinomati nel mondo del plein air. Il sito è interamente in italiano, con spedizioni rapide e un’assistenza clienti dedicata.

 

Omologazione e burocrazia

Dopo aver terminato la camperizzazione, arriva il momento più delicato: l’omologazione del furgone come camper. In Italia, non è possibile circolare legalmente con un mezzo trasformato senza aver aggiornato la carta di circolazione, salvo rare eccezioni legate a strutture temporanee o facilmente removibili.

Quando è obbligatoria? L’omologazione è necessaria (praticamente) sempre! Ecco le ragioni:

  • Hai modificato strutturalmente l’interno (letti fissi, impianti, mobili ancorati).
  • Hai installato finestre, oblò o pannelli solari in modo permanente.
  • Usi il mezzo per viaggiare e non solo per trasporto merci.

Che dire di documenti e procedura? Per ottenere l’omologazione alla Motorizzazione Civile serve:

  • Progetto tecnico firmato da un ingegnere abilitato.
  • Dichiarazioni di conformità degli impianti (elettrico, gas, ecc.).
  • Certificazioni dei materiali ignifughi.
  • Collaudo presso la sede della Motorizzazione.

Al termine del processo, la dicitura nel libretto passerà da “autocarro” o “trasporto merci” a autocaravan.

I costi indicativi sono di: 600€-1.200€ per progetto + documentazione, 100€-300€ per costi di collaudo e aggiornamento carta, ed eventuali modifiche richieste in fase di verifica.

Se non si intende omologare il mezzo, è importante sapere che non si potrà campeggiare liberamente né utilizzare l'interno mentre si è in movimento, e si potrebbero ricevere sanzioni in caso di controlli.

Conclusione

Per concludere, camperizzare un furgone fai da te è un progetto ambizioso ma estremamente gratificante. Richiede tempo, impegno e una buona dose di organizzazione, ma permette di ottenere un mezzo unico, costruito su misura per le proprie esigenze e con un occhio al risparmio. Dalla scelta del furgone alla progettazione degli spazi, dall’isolamento agli impianti fino all’omologazione, ogni fase ha un peso decisivo sul risultato finale.

Con un budget ragionevole e un piano ben definito, è possibile realizzare una camperizzazione completa, funzionale e sicura, anche senza essere professionisti del settore. L’importante è informarsi, fare scelte ponderate sui materiali e non trascurare gli aspetti burocratici, soprattutto in vista dell’omologazione.

Che si tratti di brevi weekend o di lunghi itinerari su strada, un furgone camperizzato con le proprie mani non è solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio stile di vita. E ogni dettaglio realizzato con cura renderà ogni sosta ancora più avventurosa e memorabile.

Hai già il tuo bel furgone camperizzato? Molto bene, se ti occorre qualche idea di viaggio, come per esempio alcuni trucchetti per spendere di meno, devi sapere che abbiamo realizzato una guida pratica su come girare in camper in maniera economica. All’interno dell’articolo del nostro blog potrai trovare una raccolta con 7 consigli (ed un bonus!) che ti permetteranno di sfruttare il tuo autocaravan al massimo durante le vacanze, senza investire cifre assurde. Se sei interessato, puoi proseguire la lettura con la nostra guida sui viaggi in camper economici.

Facci sapere se questa guida su come camperizzare un furgone ti è stata utile, lascia un commento con la tua esperienza!

 

icona-federica Autore articolo: Federica G.

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